Teresa D’Auria – Figli e bambini
Mai scorderò quando mia madre prendendomi per mano un giorno mi disse: “Inciamperai spesso lungo il tuo cammino, ma non darti pena perché io t’insegnerò a credere in te stessa!”
Mai scorderò quando mia madre prendendomi per mano un giorno mi disse: “Inciamperai spesso lungo il tuo cammino, ma non darti pena perché io t’insegnerò a credere in te stessa!”
Fare i genitori non deve essere semplice, ma non fate figli se poi il vostro unico scopo è far rivivere la vostra vita a loro. Nessuno se lo merita.
Lacrime ed emozioni lasciate lì sul cuscino. Occhi aperti ma che non vedevano. Occhi che avevano imparato a mentire. Che i piedi da seduta non arrivavano a terra, invece le lacrime facevano in fretta a cadere nelle apnee di parole e respiri trattenuti. Amore, solo amore, ché i bimbi si rompono se li sfiori.
Un bimbo che non c’è che vive dentro me… in questo mio grembo desiderato, disabitato.
Un’adolescenza mancata, e da un giorno all’altro si ritrovò nel mondo degli adulti senza esserlo e senza gli strumenti per poterlo essere.
Non basta aver messo al mondo dei figli e dar loro da mangiare per chiamarsi genitori e per pretendere da loro affetto e rispetto; occorre amarli, non solo a parole, ma con i fatti e senza egoismo, crescerli ed essere per loro un esempio valido, coerente e credibile.
Stravagante non è colui che porta una maschera a Carnevale, ma colui che non la toglie per tutto il resto dell’anno!