Theodor Wiesengrund Adorno – Felicità
La vera felicità del dono è tutta nell’immaginazione della felicità del destinatario.
La vera felicità del dono è tutta nell’immaginazione della felicità del destinatario.
Nessun piacere sembra più durevole dell’effimero.
Era un uomo contento, felice no, o meglio la sua felicità era fatta di parentesi che si aprivano quando la vedeva uscire dal portone di casa sua e si chiudevano quando, dallo stesso portone, lo salutava per la buonanotte.
La felicità non è una grande e profonda parola filosofica: bastano due anime gemelle in una melodia di alcune note nei giusti istanti.
Circondati solo di cose belle. Di abbracci che fanno respirare. Di persone che insegnano. Di anime affini a te. Circondati e fatti abbracciare. Decidi tu, in silenzio e dolcezza, quasi con buonumore, chi accogliere dentro l’anima. E respira a pieni polmoni l’amore intorno. Perché ce n’è ed è tanto. E perché non vale la pena mai perdere un sorriso. Non vale la pena, mai, perdere un po’ di te negli altri. Sii felice.
Non c’è niente di complicato o di difficile nell’essere felici. Non ci sono se o ma o forse, si è felici e basta. Poi si può discutere sui vari gradi di felicità.
E se qualcuno cercherà di distruggere la tua serenità, tu sorridi e dimostragli che niente e nessuno potrà mai farlo.