Thomas Hardy – Libri
Un romanzo è una impressione, non un argomento.
Un romanzo è una impressione, non un argomento.
Nell’essere cosi concepito non sussiste la minima dualità, è ciò che esprimiamo dicendo che la densità d’essere dell’in-sé è infinita. Esso è il pieno L’in-sé è pieno di se stesso e non si potrebbe immaginare una pienezza più totale, una adeguazione più perfetta di contenente e contenuto nell’essere non sussiste il minimo vuoto, la minima incrinatura, attraverso cui possa insinuarsi il nulla.
Ho sempre amato queste rose. Il sultano le aveva fatte portare fin qui per me sin dalla Persia – provate a immaginare: le carovane le trasportarono imballate nel ghiaccio, attraverso tutto il deserto. Le mie rose erano più costose degli smeraldi, disse.Dubito che lei l’abbia mai saputo.
In che cosa consiste la gloria per un famoso autore?Nel fatto che migliaia di persone si sentono vagamente colpevoli per non aver mai letto una sola riga delle sue opere.
La vecchia anforaOgni giorno, un contadino portava l’acqua della sorgente al villaggio in due grosse anfore che legava sulla groppa dell’asino, che gli trotterella va accanto.Una delle anfore, vecchia e piena di fessure, durante il viaggio perdeva acqua.L’altra, nuova e perfetta, conservava tutto il contenuto senza perderne nemmeno una goccia. L’anfora vecchia e screpolata si sentiva umiliata e inutile, tanto più che l’anfora nuova non perdeva occasione di far notare la sua perfezione: “Non perdo neanche una stilla d’acqua, io!”Un mattino, la vecchia anfora si confidò con il padrone: “Lo sai, sono cosciente dei miei limiti. Sprechi tempo, fatica e soldi per colpa mia. Quando arriviamo al villaggio io sono mezza vuota. Perdona la mia debolezza e le mie ferite”.Il giorno dopo, durante il viaggio, il padrone si rivolse all’anfora screpolata e le disse: “Guarda il bordo della strada”. “Ma è bellissimo! Tutto pieno di fiori! ” rispose l’anfora. “Hai visto? E tutto questo solo grazie a te! ” disse il padrone. “Sei tu che ogni giorno innaffi il bordo della strada. Io ho comprato un pacchetto di semi di fiori e li ho seminati lungo la strada, e senza saperlo e senza volerlo tu li innaffi ogni giorno”. La vecchia anfora non lo disse mai a nessuno, ma quel giorno si sentì morire di gioia. Siamo tutti pieni di ferite e screpolature, ma se lo vogliamo possiamo fare meraviglie con le nostre imperfezioni.
Donna lo vuole, Dio lo vuole.
Sai cos’è bello, qui? Guarda: noi camminiamo, lasciamo tutte quelle orme sulla sabbia, e loro restano lì, precise, ordinate. Ma domani, ti alzerai, guarderaiquesta grande spiaggia e non ci sarà più nulla, un’orma, un segno qualsiasi, niente. Il marecancella, di notte. La marea nasconde. È come se non fosse mai passato nessuno.È come se noi non fossimo mai esistiti. Se c’è un luogo, al mondo, in cui puoi non pensare a nulla, quel luogo è qui. Non è più terra, non è ancora mare. Non è vita falsa, non è vita vera. È tempo. Tempo che passa. E basta…