Tiziana Rogo – Tristezza
La quiete a volte spaventa più della tempesta. È silenziosa e ti lascia ascoltare meglio tante altre cose.
La quiete a volte spaventa più della tempesta. È silenziosa e ti lascia ascoltare meglio tante altre cose.
Se le mie parole sembrano un pianto è perché in giro si vedono solo lacrime e pochi sorrisi.
Le lettere colme di “errori”, a volte, sono scritte dalla “giustizia” ma nelle lacrime.
Non posso accettare che ci allontanino. Loro non sanno davvero qual è il tuo bene. Io invece ho capito di cos hai bisogno. Non ti farà del male. Ma ora io non posso decidere nulla e aspetto la risposta alla domanda se il mio cuore sarà spezzato di nuovo. Non possono separarci. Non devono. Semmai noi ci allontaneremo sarà solo una nostra scelta, non loro. Non posso rischiare di perderti e per questo se ci divideranno io ti vedrò di nascosto. Andrò casualmente sotto casa tua. Ascolterò casualmente la tua voce al telefono. Ti vedrò casualmente nei miei sogni. Ti dirò casualmente che ti amo.
Se sei triste ed hai finito le lacrime hai gli occhi gonfi imprechi non dormi non trovi una via d’uscita non disperarti c’è qualcuno che in quel momento stà peggio di te ed ha bisogno del tuo coraggio per superare le sue angosce.
Non voglio vivere come un funambolo appeso a quel filo di malinconia.
Lasciami seduta qui dove mi trovo, perché non voglio essere altrove, questo è il mio posto su questo masso, dove il fiume dei miei desideri abbraccia il mio cuore, dove l’anima mia ode il tuo arrivo.