Tiziano Terzani – Cucina
La sola vista di una bistecca ormai mi ripugna, l’odore di una che cuoce mi dà la nausea e l’idea che uno possa allevare delle bestie solo per assassinarle e mangiarsele mi ferisce.
La sola vista di una bistecca ormai mi ripugna, l’odore di una che cuoce mi dà la nausea e l’idea che uno possa allevare delle bestie solo per assassinarle e mangiarsele mi ferisce.
Anche lui sorride della mia speranza in un mondo senza guerra. “In Afganistan la guerra è il sale della vita”, dice. ” La guerra è più saporita della pace.” Il suo non è cinismo; è rassegnazione. Ma io non posso rassegnarmi, anche se mi rendo conto che quello che stiamo vivendo è un momento particolarmente tragico per l’umanità. (da “Lettere contro la guerra”, 2002)
Ho passato giorni guardando immagini di animali torturati per dispensare cibo al genere umano. Non ho la nausea. Non ho provato tristezza nel vedere i loro corpi torturati, mutilati, massacrati, macellati. Sono davvero insensibile a tutto questo? Mi domando che peso do alla vita. Probabilmente sono stufo di pensare alla felicità, alla pace e alla spensieratezza perché le illusioni annegano l’animo e preferisco nascondermi tra la perfidia e l’orrore, tra la crudeltà e la cattiveria, tra l’ingiustizia e la negazione.
Finirai per trovarla la Via… se prima hai il coraggio di perderti.
La storia di questo viaggio non è la riprova che non c’è medicina contro certi malanni e che tutto quel che ho fatto a cercarla non è servito a nulla. Al contrario: tutto, compreso il malanno stesso, è servito a tantissimo. E’ così che sono stato spinto a rivedere le mie priorità, a riflettere, a cambiare prospettiva e soprattutto a cambiare vita. E questo è ciò che posso consigliare ad altri: cambiare vita per curarsi, cambiare vita per cambiare se stessi. Per il resto ognuno deve fare la strada da solo. Non ci sono scorciatoie che posso indicare. I libri sacri, i maestri, i guru, le religioni servono, ma come servono gli ascensori che ci portano in su facendoci risparmiare le scale. L’ultimo pezzo del cammino, quella scaletta che conduce al tetto dal quale si vede il mondo sul quale ci si può distendere a diventare una nuvola, quell’ultimo pezzo va fatto a piedi, da soli.Io provo.
Non c’è amore più sincero di quello per il cibo.
L’appetito rende saporite tutte le vivande.