Vera Santoro – Tristezza
Dopo la sofferenza, arriva sempre una luce che illuminerà il tuo nuovo cammino.
Dopo la sofferenza, arriva sempre una luce che illuminerà il tuo nuovo cammino.
Non vivere per chi ti fa soffrire. Vivi perché la vita è una sola. Caccia via chi non ti merita, chi si allontana da te e soprattutto abbandona le lacrime e accendi il sorriso più bello che hai.
Inciampai e caddi, intorno a me la gente continuava a camminare, ignorandomi, capii che avrei dovuto rialzarmi da solo.
In quei silenziosi momenti, stringiti forte all’attimo che ti abbraccia.
La delusione è davvero il veleno della speranza, ogni volta che arriva è una fitta al cuore, nuove speranze spezzate, ma è essenziale tornare a sperare che sia in un’idea, in un sogno, in una nuova persona.
Chissà se anche la luna nel suo totale gelo può piangere.
Capita, di sentirsi vuoti dentro. Di fermarsi, osservarsi e non riconoscersi più. Non siamo cambiati. No. Siamo solo, pian piano, distrutti. Ti senti l’anima a brandelli e ti chiedi come hai fatto a non accorgertene. Ma lo sapevi. Lo sapevi benissimo. Il fatto è che l’hai sempre tenuto nascosto, agli altri e a te stessa. Hai finto sorrisi ricacciando le lacrime, soffocando sentimenti. E ora hai l’animo pieno di parole non dette e altre che ti hanno spezzato il cuore.
Fingere che va tutto bene, convincerti di questo, ma dentro sentirti morire.
Passerà la nostalgia per un passato che non ritorna più, passerà il rimpianto per quel che avrebbe potuto essere ma non è stato, passerà…
Sdraiato sul letto, sentivo il mio cuore battere forte. Era un suono triste.
Dopo ogni sofferenza non è vero che si diventa più duri, più forti, più cinici. Tutt’altro, ad ogni nuovo colpo, facciamo sempre più nostra una fragilità che spaventa. Spaventa noi, certo. Ma in primis terrorizza gli altri. E la gente è risaputo, non ama faticare. La gente non sa impegnarsi per amare qualcosa che è andato in pezzi già un milione di volte.
Lacrime che scendono sul viso, emozionali e gonfie di dolori, si posano sul cuore. Sostano nei ricordi depositati sul fondo, mai persi e abbandonati. Sono lì in attesa, non si disperdono, e come naufraghi si tengono a galla: sofferenti maestri di vita.
Vorresti partire, andare via, ma sai che la valigia della tua vita sarà riempita dai ricordi, dai dolori, dalle sensazioni che ti hanno accompagnato e allora ti siedi e piangi perché capisci che la tua felicità non è data dal luogo, ma dalla forza di cambiare.
Per quanto convinta e determinata le cose si fanno in due… ed io mi sento sola.
La tempesta pur passerà, è ciò che rimane che sarà difficile riordinare!
Non si può chiedere l’impossibile, a chi non può dare neppure il possibile. Ed il vuoto che rimane, è così vuoto da riempire l’anima.
Dovremmo conoscere il dolore, è sempre lo stesso, eppure ogni volta che lo proviamo, ci sconvolge come se non lo avessimo mai vissuto.