Sonia Sacco – Tristezza
Le delusioni sono visite assai sgradite. Bussano alla porta a degli orari improbabili cogliendoti sempre di sorpresa.
Le delusioni sono visite assai sgradite. Bussano alla porta a degli orari improbabili cogliendoti sempre di sorpresa.
Succede anche a me di alzarmi con il piede sbagliato, dove un niente mi fa perdere la pazienza e il sorriso, succede perché non sono infallibile e nemmeno santa. Succede a volte che il limite è quasi arrivato e avresti bisogno di scappare, di fermare il mondo un attimo e scendere, per questo esistono i silenzi nella mia vita e in quell’attimo scendo mi fermo e riparto di nuovo.
Per qualche motivo strano capita che, pur avendo molte persone intorno, ti senti sola, ti guardi intorno e vedi molte persone ma non ne senti il calore, vedi molti occhi ma non ti senti osservata, vedi molte mani ma non senti le carezze, forse perché tutto ciò non basta a colmare la mancanza di chi ami.
È sempre così, dico “non fa niente” oppure “è tutto ok” ma la maggior parte delle volte vorrei urlare e piangere perché non è la verità, e l’unico motivo per cui lo faccio è il non far preoccupare le persone che ho vicino.
A condividere il bene ci si sente meno soli, ma solo abbracciando l’altrui dolore diveniamo amore.
È più facile annegare nel dolore che remare nella vita di tutti i giorni.
Ho la malinconia incastrata nelle costole. Quel genere di malinconia che non ti blocca il respiro perché hai il magone, ma ti indolenzisce le ossa perché parte dallo stomaco. Puoi respirare, ma ogni respiro è uno sforzo, una fitta. Lo sforzo di evitare di piangere, ché tanto sai che sarebbe inutile. Ed immeritato. Perché sono lacrime che non ti meriti tu né tantomeno chi le ha provocate.
Con il trucco puoi cancellare la stanchezza dal volto ed apparire raggiante, ma la stanchezza dal cuore non si cancella.
A volte ci sentiamo come quelle ville bellissime, con una facciata stupenda ma dentro vuote e desolate.
Quando ti si lacera il cuore, una vita potrebbe non bastare per cicatrizzare tutto.
Ricorda più grande è la gioia più grande sarà il dolore.
Un uomo si butta giù perché non ha strade da percorrere, obiettivi da raggiungere, vita da vivere. Un uomo si butta giù perché non ha senso restare.
I lividi dalla pelle vanno via, ma i segni sul cuore restano.
Avere più niente da dire né da dare a sé stessi né agli altri. Abbandonare il proprio corpo, anestetizzato dal dolce veleno della speranza, tra le braccia dell’imbrigliata ragnatela della vita. Aspettare un sussurro del vento che guidi la nostra anima alla ricerca di dimensioni parallele.
La vita è fatta di tanti tipi di dolori, intensi o lievi. Poi ci sono dispiaceri che non puoi definirli quando vedi chi hai dato tanto si diverte mentre sprofondi negli abissi bui.
Più lontano vai da ciò che male ti fa e più rischi di sentire il dolore. Restare, guardarlo dritto in faccia e affrontarlo è l’unico modo per vincerlo!
Le lacrime che scorrono nel silenzio e nella distanza sono le più dolenti, sono fatte di segreti, di rimpianti, di errori e di amori amari!