Anna Maria D’Alò – Tristezza
Uno sguardo malinconico cela una lacrima prigioniera.
Uno sguardo malinconico cela una lacrima prigioniera.
Non ho chiesto a nessuno di ricucirmi le ferite, di ricompormi il cuore o di risolvere i miei problemi. Non ho mai chiesto a nessuno di accudirmi o di proteggermi. Ho però chiesto con gesti e a volte anche con le parole di non allargare ulteriormente le mie ferite, di non ridurre in briciole quei pezzi rimasti del mio cuore e di non crearmi ulteriori pensieri. Ho chiesto di starmi vicino solo se era voluto e sentito perché solo così avrei avuto un posto dove sentirmi protetta/o.
Siamo fragili, vittime di noi stessi e quando abbiamo la sensazione di stringere tra le mani nient’altro che aria, ci sgonfiamo traditi dalle nostre illusioni, lasciando la mente alla mercè degli eventi, dove predominano paure, angosce e sogni andati in fumo.
Lacrime. Sagge parole dette con gli occhi.
Sono invisibili, ma più dolorose, si insinuano nei ricordi rendendoli pungenti ti deprimono senza che nessuno ti veda, sono spine che trafiggono il cuore e ti portano indietro nel tempo: sono le cicatrici dell’anima!
Se la mia vita finisse ora non avrei nulla da perdere… Probabilmente eviterei tanti dolori, delusioni e preoccupazioni.
Quante volte ho nascosto le lacrime dietro un sorriso, quante volte ho ingoiato parole che avrei voluto urlare per paura della solitudine, per capire che ora sono ancora più sola.
Non permettere al tuo orgoglio di distruggere una relazione.Anche se rischi di apparire vulnerabile, devi dire a una persona che l’ami e hai paura di perderla, perché arriva il momento in cui quella persona ha bisogno di sentirselo dire. E anche se in passato hai sofferto, non puoi erigere un muro d’orgoglio per proteggere le tue fragilità, perché rischi di lasciare fuori l’amore.
Ci sono persone, se così si possono definire, che ti faranno lentamente a pezzi giorno dopo giorno, ti accuseranno di ogni loro problema, ogni loro frustrazione, ogni loro errore, usandoti come capro espiatorio, ti prosciugheranno della tua voglia di vivere, distruggeranno il tuo orgoglio, faranno a pezzi la tua dignità ed il tuo cuore. quando di te non rimarrà più nulla e non potranno più abusarne ti getteranno via come un oggetto rotto, un recipiente ormai svuotato e non più utilizzabile, perché tu per amore hai dato tutto quello che avevi fino all’ultimo respiro, ti accuseranno di non esserci stato quando ne avevano bisogno e insultandoti cercheranno di farti sentire unico colpevole, mentre la tua unica colpa sarà stata solo quella di amare con anima e cuore e di permettere che ti venisse fatto tutto questo. La miglior cosa che tu possa fare sarebbe quella di non permettere mai a queste persone di entrare nella tua vita, in caso contrario di te rimarrebbe solo cenere.
Quando si è delusi e svuotati è inutile cercare appigli negli altri. È un bene restare soli e rimettersi in piedi, ritrovarsi e riprendersi in mano la vita. Solo quando si ha imparato a stare soli si può amare davvero qualcuno… Perché a quel punto quel qualcuno è una vera e propria “scelta” e non un maledetto “bisogno”.
E mentre tutti ridevano della mia solitudine, adesso sono io che sorrido, tra le braccia di chi mi merita, nel vederli ancora passare da un finto amore… all’altro.
Non essere mai il passatempo di colui a cui doni il tuo tempo con amore.
Nessuno può comprendere il tuo dolore, nessuno può provare a indossarlo, perché ogni sofferenza ha una propria taglia.
Era tutto lì, scritto a chiare lettere nei suoi occhi. Solo che finora aveva incontrato solo persone che quegli occhi non li avevano mai saputi leggere.
La tristezza conosce tutte le verità, ma non riesce ad esprimerle.La felicità non ne conosce alcuna, ma può inventarle tutte.
Ed improvvisamente mi aggrediva una cupa nebbia di tristezza, benché ragione non ci fosse capii col tempo perché accadde, nella tua anima il dolore nel mio corpo il rumore!
Del continuare a sentire mai può essere più doloroso l’affondare del bisturi che recida il dolore…