Umberto Eco – Società
Quando entra in gioco il possesso delle cose terrene, è difficile che gli uomini ragionino secondo giustizia.
Quando entra in gioco il possesso delle cose terrene, è difficile che gli uomini ragionino secondo giustizia.
Morire per il proprio paese è la più vile delle imbecillità che possa esserci, distrugge la vita di chi non ha nulla a che fare con questa stupidità assurda e senza alcun senso, ha solo lo scopo di smuovere gli animi dei potenti che dopo mezz’ora hanno dimenticato le vittime di questa convinzione.
I compleanni, non c’è cosa più assurda che festeggiare l’avanzare dell’età, con la cattiveria di ricordare che sei vicino alla fine…
L’uomo che allarga gli orizzonti nella realtà reale riuscirà ad espandere i confini della mente.
Di certo non immaginavo crescendo che il mondo fosse tanto complicato.
Un giornalista gli chiede: “Lei è stato iscritto alla P2 di Craxi e del C. A. F. (Craxi, Andreotti e Forlani)?”. “Basta! Non ne posso più! Mi iscrissi perché stremato dall’insistenza del mio amico Roberto Gervaso. Ricevetti la tessera di “apprendista muratore”, dissi di rimandarla indietro. O mi fanno Grande Maestro o niente”.
Deve esserci un esame di coscienza che non conosce coloriture e discriminanti politiche.