Carlo Peparello – Uomini & Donne
Chi non apprezza la follia nel prossimo è destinato ad assaggiare solo la buccia e non il frutto della vita.
Chi non apprezza la follia nel prossimo è destinato ad assaggiare solo la buccia e non il frutto della vita.
Non è importante quanti uomini ci sono nella tua vita, ma quanta vita c’è nei tuoi uomini.
Le parole “sdolcinate” di alcuni uomini non piacciono alle donne… quando sono rivolte ad “altre” donne!
Ci amiamo, ma non abbiamo niente in comune. Lei è una donna e io un uomo.
Non è corretto dire che le donne sono illogiche. Io propenderei per la definizione “diversamente logiche”.
In un tavolo da poker dopo un po’ di tempo si può dedurre chi è maschio e chi è uomo.
Felicità è avere una ragazza per mano. Ricordando che di mani ne hai due.
Per un uomo che vuole sedurre una donna, essere bello significa avere solo tre giorni di vantaggio nel cammino per conquistarla.
Gli uomini sono come i taxi: non rincorrerli, prima o poi ne passa un altro!
È l’infedeltà un rapporto basato sulla fiducia. Non la fedeltà.
Negare l’evidenza è un privilegio esclusivo dell’uomo.
L’uomo per attirare “la preda” finge e poi si ritrae; la donna è scaltra, ma dopo gli “anta” diventa credulona per appagare i “residui” di femminilità che sono ancora in lei.
L’uomo: essere intelligente superiore, in quanto tale può negare anche l’evidenza.
Le donne sono tutto quello che gli uomini non sanno.
Perché si ostinano a cercare altrove forme di vita aliena,quando le donne sono accanto a noi.
Ritengo che la donna sia la personificazione di quella che io chiamo “non violenza”, che significa amore infinito capace di assumere il dolore.Permettiamo alla donna di estendere questo amore a tutta l’umanità. A lei è dato di insegnare la pace ad un mondo lacerato.
Noi donne siamo nate – o siamo state educate così? – attente a tutto quello che accade agli altri, ma assai poco a ciò che ci riguarda in prima persona. Nel linguaggio del non detto, viviamo protese verso “l’altro finale”: la maternità. I figli maschi non si accorgono di nulla, loro giocano a pallone; le femmine, invece, si preoccupano perché il viso della mamma è segnato dalla tristezza: da sempre sanno riconoscere le espressioni della tristezza.