Valeriu Butulescu – Morte
La morte. È un punto o una virgola?
La morte. È un punto o una virgola?
Dove ci porta la morte? Ci porta in quella pace dove noi fummo prima di nascere. La morte è il non-essere: è ciò che ha preceduto l’esistenza. Sarà dopo di me quello che era prima di me. Se la morte è uno stato di sofferenza, doveva essere così prima che noi venissimo alla luce: ma non sentimmo, allora, alcuna sofferenza. Tutto ciò che fu prima di noi è la morte. Nessuna differenza è tra il non-nascere e il morire, giacché l’effetto è uno solo: non essere.
Tutte le morti sono odiose per i miseri mortali.
Morto io, accidenti a chi resta.
La morte è una forza distruttrice che travolge l’uomo uccidendolo o portandogli via persone a lui care. Di queste persone non rimane che un dolce e lontano ricordo. La morte non può essere sconfitta, non esiste l’immortalità. Solo il figlio di Dio l’ha sconfitta risorgendo… ma forse il ricordo può dare l’immortalità all’uomo anche dopo la sua morte.
Se dovessi scegliere la mia morte, vorrei morire in sonno; durante la riproduzione di un sogno, dimenticarmi di tutto quello che è realtà e che è stato a me attorno.
La morte è puro concetto mentale.