Veronica Roth – Libri
Credo che quando qualcuno ti fa un torto si sia in due a portarne il fardello, che la sofferenza che quel torto provoca pesi su entrambi. Perdonare, allora, significa decidere di sobbarcarsi tutto il peso da solo.
Credo che quando qualcuno ti fa un torto si sia in due a portarne il fardello, che la sofferenza che quel torto provoca pesi su entrambi. Perdonare, allora, significa decidere di sobbarcarsi tutto il peso da solo.
Io scrivo. Almeno questo, me lo devo.
Negli occhi della gente si vede quello che vedranno, non quello che hanno visto.
La libertà uno se la deve guadagnare e difendere. La felicità no, quella è un regalo, non dipende se uno fa bene il portiere e para i rigori. La felicità: come mai mi permettevo di nominarla senza conoscerla? Suonava svergognata in bocca a me, come quando uno si vanta di conoscere una celebrità e la chiama col suo nome, dice Marcello, per indicare Mastroianni.
Lena, per favore, non essere triste. Non essere mai triste perché credi che io non ti ami.
E quando interrogai Dana sul futuro, mi disse che non desiderava nulla di diverso. “La mai vita mi piace esattamente così com’è…” Abbracciò lo spazio attorno a sé, con un gesto ampio e articolato, aprendo il palmo della mano a calice separando le cinque dita: un movimento che non potrò mai dimenticare per la sua grazia, per la sua bellezza da palcoscenico. Ma aveva abbracciato, in realtà, un soggiorno quasi vuoto,. I divani di seconda mano coperti con teli indiani, la nostra strana collezione di oggetti, la finta cappa, lo Scarabeo sempre pronto in un angolo sul tavolino da gioco, i dischi sistemati in vecchi cestelli del latte. Mi venne da ridere. Alla fine non riuscii a trattenermi. Ma in seguito li avrei sognati quei giorni, quella casa, e in sogno le stanze aperte e spoglie erano collegate le una alle altre tramite passaggi segreti e con una tale sensazione di promessa, di imminenza, che immediatamente vi riconoscevo Lyman Street. Oh, non per una rassomiglianza fisica con i ricordi, no. Ma per il senso di eccitazione, di possibilità – di giovinezza- che il sogno recava misteriosamente in sé.
Il romanzo veramente buono… tende ad essere l’esatto negativo della vita del suo autore.