Victor Hugo – Abbandonare
I professori detestabili come sono, fanno, non solo a loro insaputa, ma anche assolutamente loro malgrado, eccellenti discepoli.
I professori detestabili come sono, fanno, non solo a loro insaputa, ma anche assolutamente loro malgrado, eccellenti discepoli.
La tenebra è uno specchio scuro nel quale il dannato vede i suoi misfatti; dappertutto si erge il suo rimorso; lungo il tetro cammino ognuno vede il suo crimine; lo stesso spettro fa dire a Nerone: “Madre mia!” E gridare a Caino: “Fratello!”
È quando l’amore si trasforma in sacrificio, che arriva il momento di finirla.
Dopo di te, il silenzioso rumore del nulla.
Tanto più l’amore è stato grande, tanto più grande è la delusione che tutto sia finito, ma con l’amaro in bocca mi rendo conto che sono ora felice che tu sia partito.
Quando si decide di lasciare ed abbandonare qualcuno, bisognerebbe non allontanarsi mai di schiena, si dovrebbe provare a camminare indietro, anche con la paura di inciampare, così che qualche ostacolo lungo il cammino possa far sussultare ed interrompere l’insensata, insana ed improvvisa urgenza di scappare via; già, bisognerebbe non allontanarsi mai di schiena. Voltare le spalle è negare una realtà che c’è stata, invece no, bisognerebbe tenere i propri occhi fissi in quelli dell’altro per imprimersi dentro il dolore di chi viene abbandonato.
Le donne ti chiedono di diventare un principe azzurro e di trattarle come principesse, ma…