Victor Hugo – Morte
I morti durano ben poco, ahimè, nella tomba cadono in polvere più lentamente che nei nostri cuori.
I morti durano ben poco, ahimè, nella tomba cadono in polvere più lentamente che nei nostri cuori.
Non temo la morte, ma provo rammarico nel sapere di non aver tempo per visitare almeno un pezzo d’universo.
Il tuo ricordo batte incessantemente nella mia anima.La tua mancanza mi fa oscillare sullo striminzito limite che c’è tra realtà e ricordo. Piango lacrime piene di speranza vana, il non vedere il tuo volto mi fa vagare senza meta in un mondo buio. Non riesco a credere di piangere per te, ridurre la tua vita ad un attimo, la morte, è approssimativo: ricordarti con angoscia per la sola emozione che si prova a ritrovarsi senza speranze in un attimo è vana cosa. Voglio ricordarti per quel tanto bene che mi hai dato, voglio cancellare la tristezza con un colpo d’anima, il tuo volto deve darmi ancora una volta il sorriso, una gioia che mi rimembra come tu continui anche nella tua assenza a portare luce ai miei giorni. Grazie di tutto nonno!
Morire per qualcuno che ami è la migliore delle morti.
Non muori quando la tua anima abbandona il tuo corpo. Cambi solo dimensione. Sei davvero morto quando la tua anima ti resta indifferente.
Quante volte si muore una vita? Quante? E quante altrettante volte si vive? Se ne perde il pensiero, si dimentica per difendersi, e ti nascondi dietro una scia di un soffio, dietro un velo, per morire ancora ed ancora, che se non si è mai morti, non si è mai vissuti.
Non si è soli quando qualcuno se n’è andato. Si è soli quando qualcuno non è mai arrivato.