Vincenzo Costantino – Tristezza
Lungo la strada della vita dove ogni gradino si allunga come la sofferenza di uno sguardo vuoto perso nel tempo.
Lungo la strada della vita dove ogni gradino si allunga come la sofferenza di uno sguardo vuoto perso nel tempo.
Sai, quel giorno guardavo quelle margherite, le guardavo mentre mi scendeva una lacrima, mi scorreva sul viso, per poi finire a terra.In fondo avevo solo voglia di pronunciare il tuo nome, volevo urlarlo così forte da sentire le corde vocali spegnersi piano, volevo correre… correre all’impazzata fino a che le gambe avessero ceduto, volevo solo urlare il tuo nome al cielo…Stringere tra le mani quelle margherite che sapevano di te, della tua vita e urlare il tuo nome…
Perché mi manchi tanto? Perché i ricordi mi fanno cosi male? Perché sto soffrendo per l’ennesima volta? Perché se ti penso mi manca il respiro e il mio cuore batte all’impazzata? Perché ti penso in ogni istante di ogni mia giornata? Perché vorrei averti tra le mie braccia? Perché sento il bisogno di averti accanto e di coccolarti? Perché mi chiedo cosa stai facendo in questo preciso instante? Perché mi chiedo: “chissà chi gli sta accanto ora”? Perché penso a cosa penserai tu di me? Perché mi chiedo se mi odi? Perché con te mi sentivo in paradiso? Ma soprattutto m chiedo… perché ti ho lasciato andare? Forse perché ho avuto paura? Si… paura di innamorarmi… perché ho giurato a me stessa di non voler più soffrire e di non volermi più innamorare… credendo di non esserlo ancora di te… ma se ora vagano nel mio cervello tutti questi ” perché” mi rendo conto che quando ho fatto questa promessa a me stessa era già troppo tardi… perché in parte mi sono innamorata! Ma nonostante questo lascio il posto a qualcuno che forse ti merita più di me, qualcuno che può renderti davvero felice, qualcuno che non ti faccia soffrire come involontariamente ho fatto io! A modo mio ti amo e ti amerò per sempre…!
A volte ci sentiamo come quelle ville bellissime, con una facciata stupenda ma dentro vuote e desolate.
I fulmini squarciano la notte, i tuoni vibrano dentro al cuore e il vento spazza via ogni legame col sentimento. La tempesta invade lesta l’anima, mentre la prima pioggia, cade copiosa dagli occhi… nel ricordo tormentato che mi parla ancora di te… mio unico amore.
I tuoi problemi accanto a me, come neve al sole!
Quando si è profondamente infelici, si tende ad additare la felicità altrui come ipocrisia o credere che sia causata dall’incoscienza e dall’ignoranza delle “condanne” proposteci dalla vita. Forse sarebbe meglio, tirar fuori i coglioni per tentare di raggiungere la propria felicità, chiedersi perché non si è finora riusciti e smetterla di disprezzare tutto il mondo intorno.