Vincenzo Francesco Mercurio – Ricordi
I ricordi sono la nostra carta d’identità.
I ricordi sono la nostra carta d’identità.
Un ricordo che invece di tramontare traccia sentieri sempre nuovi, solchi sempre più profondi lasciando tracce del tuo profumo sparse in ogni angolo del mio perduto io.
Ci vuole più coraggio per dimenticare che per ricordare.
Come si fa a prendere sonno, se nel silenzio ovattato di una notte senza stelle, il bisbiglio di un pensiero riecheggia roboante nella testa, inquietando la tranquillità che domina l’anima, quando la ragione regna sovrana e il cuore dorme in attesa? Il sentimento raggiunge il suo acme: diventa ossessione, né più, né meno, che passione; né più, né meno che amore. E il sonno più non fu che lieve spossatezza, scomparsa al ricordo dei suoi occhi; estinta alla memoria del suo sorriso; sepolta nel pensiero di lei.
L’esperienza più dolorosa per un uomo è ricordare il futuro, specialmente il futuro che non si potrà mai avere.
Odio quando, non riesco più ad avere il controllo dei pensieri, dei ricordi…!Odio quando, mi lascio pervadere da quel buio torbido, nero come pece… che ti lascia senza fiatoOdio quando, fingo di star bene illudendomi che così starò bene davveroOdio quando, chiudo gli occhi e immagino, un nuovo mondo, una nuova vita… una nuova me!…Odio quando, riapro gli occhi, e mi rendo conto che tutto è sempre come prima! Nulla è cambiato…Odio quando, penso di aver dimenticato…ma non è così.
Il passato pesa come un macigno sulle nostre teste e nonostante ciò non possiamo non fare i conti con esso.