Vincenzo Lubrano – Vita
Guarda ogni giorno con gli occhi della vita.
Guarda ogni giorno con gli occhi della vita.
Gli eventi dolorosi sono i mattoni più solidi per costruire il futuro.
Il tempo scolpisce i nostri volti con tutte le lacrime che non abbiamo versato.
Non si può dire di aver vissuto se prima non si è provato cio che è proibito.
Non conviene riempire di miele un vaso che sa di aceto, diceva Sofocle. E, forse, dico io, questa saggezza vale anche per tutte quelle relazioni (amicizia, amore, simpatia, etc) che sono partite da binari sbagliati, che sono finite su strade chiuse, che si sono sbriciolate alla prima difficoltà, che si sono rivelate dannose e deleterie per noi o per l’altro, a perfido dispetto della speranza ripostavi, degli occhi lucidi e del cuore palpitante. Non conviene tirarle su, ripararle a tutti i costi, fare immani fatiche per reindirizzarle sulla strada giusta, ostinarsi a credere che possano raggiungere una qualsiasi meta, decorarle di attese e avverbi dubitativi, addolcirle di pazienza e musica. Non conviene, soprattutto se ogni nostro gesto e tentativo è puntualmente ignorato o boicottato dalla controparte. Non conviene inseguire il giorno, non conviene illuminare il cielo della notte, perché ci sono stelle che, con troppa luce, non potremmo vedere. Ci sono stelle che disegnano miti e leggende (un lampione non lo sa fare), stelle che ci ridimensionano nella nostra confortevole piccolezza, consolandoci al contempo del nostro sentirci smarriti sotto un cielo che avremmo voluto dividere e condividere con chi già dormiva, andava, moriva, spariva, non c’era e non c’era mai stato.
La vita va vissuta al massimo, in un attimo accadono cose che sconvolgono tutto, in un attimo la nostra vita può cambiare in meglio o in peggio, siamo sempre appesi ad un filo e un pizzico di follia aggiunge sale alla vita.
La vita comunque vada bisogna “indossarla” con orgoglio. Vivere è un dono irripetibile. Prendersi cura di se stessi deve essere priorità. Lasciamo stare i “se” e risolviamo tutto con i “posso”. La vita è emozione e tu il suo “timone”.