Vincenzo Sansone – Vita
Le azioni umane compiute nell’ardore dell’istinto profondo non ci rendono stupidi, ma solo vivi.
Le azioni umane compiute nell’ardore dell’istinto profondo non ci rendono stupidi, ma solo vivi.
Vincenti, sono quelle persone che dopo aver vissuto nell’incubo, riescono sempre a ritrovare la forza di sognare!
Ciò che viene definito “il meglio della vita” cambia in base ad ogni persona, al momento, alla sua collocazione geografica, alla cultura, al tenore di vita, all’infanzia. Il meglio della vita di ciascuno potrebbe dunque corrispondere ad una casa, un giocattolo, un violino, del cibo, una coperta, un sorriso, una maglia, un libro, una birra, una gara, un palcoscenico, un po’ d’acqua, una canzone, tu, una scusa, un ricordo, l’amore. Nel meglio della vita c’è proprio tutto. Se vogliamo nuotare tra i sogni altrui dobbiamo prima imparare a valorizzare qualsiasi cosa.
Esistere è bene: tutto ciò che pensiamo, immaginiamo, sogniamo, tocchiamo, vediamo, sentiamo, intuiamo, in qualche modo e in qualche luogo, esiste. Tutto è bene: il Male in senso assoluto non esiste: esso è solo la nostra mancata percezione del Bene legato all’esistenza.
E dal niente che nasce qualcosa di “straordinariamente” bello.
La vita è come camminare in mezzo alla neve.Ogni passo lascia il suo segno.
A chi non ha pietà, dello sguardo smarrito di un bambino, del terrore umano delle guerre, del fumo atroce degli spari, che attonito e scontento guarda il mondo stupito. A chi non ha pietà, del respiro strappato alla vita, del progetto rubato con inganno, dell’interno terrore straziante del cuore nel ventre, guardando domani. E infine ma non ultimo, a chi non ha pietà di una madre che rientra la sera, col freddo pungente cercando la casa, cercando un rifugio, cercando i suoi figli, e che non vedrà domani.