Kahlil Gibran (Gibran Khalil Gibran) – Vita
Mi sento come un campo seminato nel cuore dell’inverno, e so che primavera sta arrivando.I miei ruscelli prenderanno a scorrere e la piccola vita che dorme in me salirà in superficie al primo richiamo.
Mi sento come un campo seminato nel cuore dell’inverno, e so che primavera sta arrivando.I miei ruscelli prenderanno a scorrere e la piccola vita che dorme in me salirà in superficie al primo richiamo.
Il viaggio perfetto è circolare. La gioia della partenza, la gioia del ritorno.
All’inizio del mondo l’uomo non c’era; non ci sarà neanche alla fine.
L’uomo muore sempre prima di essere completamente nato.
Il parto dell’uomo è doloroso, specialmente quando egli mette al mondo sé stesso in età adulta.
La solitudine è per lo spirito, ciò che il cibo è per il corpo.
Le lacrime sollevano dai nostri occhi la polvere che ci separa dall’Infinito.
Sai qual è un errore che si fa sempre? Quello di credere che la vita sia immutabile, che una volta preso un binario lo si debba percorrere fino in fondo. Il destino invece ha molta più fantasia di noi. Proprio quando credi di trovarti in una situazione senza via di scampo, quando raggiungi il picco di disperazione massima, con la velocità di una raffica di vento tutto cambia, si stravolge, e da un momento all’altro ti trovi a vivere una nuova vita.
Viste dall’esterno molte vite sembrano sbagliate, irrazionali, pazze. Finchè si sta fuori è facile fraintendere le persone, i loro rapporti. Soltanto da dentro, soltanto camminando per tre lune con i loro mocassini si possono comprendere le motivazioni, i sentimenti, ciò che fa agire una persona in un modo piuttosto che in un altro. La comprensione nasce dall’umiltà non dall’orgoglio del sapere(da “Và dove ti porta il cuore”)
Il vostro tempo è limitato, per cui non lo sprecate vivendo la vita di qualcun altro. Non fatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno che cosa volete realmente diventare. Tutto il resto è secondario.
Il limite è nell’impensabile.
Le lacrime che non escono si depositano sul cuore, con il tempo lo incrostano e lo paralizzano come il calcare incrosta e paralizza gli ingranaggi della lavatrice.
Soltanto chi non ha bisogno né di comandare né di ubbidire è davvero grande.
Come rimedio alla vita di società suggerirei la grande città. Ai giorni nostri, è l’unico deserto alla portata dei nostri mezzi.
La luce per essere visibile ha bisogno di infrangersi sulla materia, come la vita feconda l’ovulo, alla prima viene data la possibilità di esistere, all’altra di essere.
La luce è una componente intrinseca del progetto e dell’oggetto architettonico, un mezzo per comunicare con le persone e con le architetture confinanti.É un vettore che misura lo spazio e il tempo, che rallenta attraverso i materiali e accellera liberandosene fino a stabilizzarsi nel vuoto.É una vera e propria superficie geometrica, con delle regole mutanti a seconda del luogo, del tempo e dell’umore.
La luce è per me sempre più metafora di sviluppo interiore. Gli occhi aperti sul mondo sono la condizione necessaria e sufficiente per godere dello spettacolo più affascinante mai visto: la natura in continua evoluzione.Parlare della luce è come parlare di vita.