Vittoria Panozzo – Guerra & Pace
Abbasso la guerra; viva gli allarmi senza bombardamenti.
Abbasso la guerra; viva gli allarmi senza bombardamenti.
La “Guerra Fredda” s’è consumata da svariati lustri, infondo senza danni, anzi. La più tremenda e ipocrita che comunque è quella che fa comprare pellicce alle donne e fuoriserie agli uomini non finirà mai… la “Guerra Tiepida” nei paesi africani, guerra subdola e prettamente economica, praticamente immortale.
Di solito quando parecchia gente si raduna negli stessi posti si tratta di guerra.
Tu pensi che io ti odi. Non è così: sto pregando per te.
Ridevano. Ma la verità è che erano giovani, e i giovani hanno un’idea vecchia della guerra. Onore, bellezza, eroismo. Come il duello tra Ettore e Aiace: i due principi che prima cercano ferocemente di uccidersi e poi si scambiano doni. Io ero troppo vecchio per credere ancora in quelle cose. Quella guerra la vincemmo con un cavallo di legno, immane, riempito di soldati. La vincemmo con l’inganno, non con la lotta a viso aperto, leale, cavalleresca. E questo a loro, ai giovani, non piacque mai. Ma io ero vecchio. Ulisse era vecchio. Noi sapevamo che vecchia era la lunga guerra che stavamo combattendo, e che un giorno l’avrebbe vinta chi sarebbe stato capace di combatterla in un modo nuovo.
Perché il male trionfi basta che i brav’uomini non facciano niente.
Spesso mi ritrovo a pensare perché in un mondo in pace ci siano ancora guerre. Le guerre si sono fatte, e si fanno, per svariati motivi, ma quello che mi colpisce di più è che spesso le religioni siano la causa di tutto questo. Chi è quel Dio che così comanda?