Vladimir Dimitrievich Nabokov – Libri
I grandi romanzi sono grandi fiabe.
I grandi romanzi sono grandi fiabe.
Il verbo leggere non sopporta l’imperativo, avversione che condivide con alcuni altri verbi: il verbo “amare”, il verbo “sognare”. Naturalmente si può sempre provare. Dai, forza: “amami!” “Sogna!” “Leggi!” “Leggi! Ma insomma, leggi, diamine, ti ordino di leggere!” “Sali in camera tua e leggi!” Risultato? Niente. Si è addormentato sul libro.
Le librerie sono piene di capolavori pallosissimi.
Il peso del suo sguardo era quasi palpabile, come se potessi toccare i suoi pensieri, cose intime e personali, cose che non avevamo mai fatto prima.
Bosch sapeva che la speranza era la linfa del cuore. Senza quella non c’era nulla, solo oscurità.
“Finirai per non vederlo neanche più” fece. “E come? L’avrò sempre lì, sotto gli occhi””Appunto” disse Mattia. “È proprio per questo che non lo vedrai più”.
Non sono uno specialista di cani. Solo un amico. Un po’ cane anch’io, può darsi. Sono nato nello stesso giorno del mio primo cane. Poi siamo cresciuti insieme. Ma lui è invecchiato prima di me. A undici anni era un vecchietto pieno di reumatismi e di esperienza. Io ero ancora un cucciolo. Morì. Io piansi. Molto. (da “Abbaiare stanca”.)