Voltaire (François Marie Arouet) – Verità e Menzogna
Non sono d’accordo con te, ma darei la vita per consentirti di esprimere le tue idee.
Non sono d’accordo con te, ma darei la vita per consentirti di esprimere le tue idee.
Quando vuoi sapere cose che per te sono di fondamentale importanza, si muovono forze ed energie invisibili affinché la verità trionfi sempre. La bugia rimane una terribile e mostruosa smorfia, che muore sulla bocca degli stolti ingannatori.
Mai come quando si pronuncia un “per sempre” si rischia una bugia, mai come quando si pronuncia un “per sempre” si è incoscienti.
Quando l’intera realtà si trasforma in un labirinto, di volti, di azioni, di nomi, di apparenze, pareti fatte di verità e di non verità, bisogna scegliere attentamente la direzione. Quella sbagliata potrebbe portare alla morte, o ad altro, anche peggiore. Non è colpa di nessuno se esiste, e non esiste per fare del male. È soltanto matematica, ingegno, pretende onestà. Non si capovolge per andare incontro all’inettitudine, all’errore e alla vigliaccheria. Se non si è capaci, si resta fuori. Si comincia sempre a proprio rischio, l’inizio è esplicito, ma poi cominciano le pagine bianche, senza appigli, non ci sono più cartelli. Quelle pagine vuote non si riempiono a proprio piacimento, perché non sono proprio bianche. Non c’è niente, eppure c’è tutto. La superbia di poterle riscrivere a proprio vantaggio, per salvarsi, sarebbe punita severamente. L’incognita appartiene all’unica legge, che controlla tutte le altre, davanti alla quale persino Dio è costretto a fermarsi: non può cambiare infatti quello che non può neanche raggiungere. Una legge non si conquista, non ci si pianta sopra una bandiera e dire per esempio: “questa è la legge di gravità e adesso è di mia proprietà e dei mie figli, ci farò quello che voglio”. Un labirinto è il perfetto e severo modo per fare una distinzione tra chi è valido, preparato, onesto, e chi pretende con la forza di esserlo imponendo alla legge, con la propria autorità, una verità di parte e limitata. Questa oggettività irremovibile è quello che servo, che amo, non mi piego all’impostura di Dio, che si crede superiore ad ogni legge e in diritto di poter uccidere chi vuole per avere, perché, per dirla in termini ippici, punterei sul cavallo sbagliato, soprattutto su quello dopato.
Se certe persone, prima di parlare, si facessero un esame di coscienza, eviterebbero di dire un mare di stronzate.
Non dobbiamo pretendere di capire il mondo solo con l’intelligenza:lo conosciamo, nella stessa misura, attraverso il sentimento.Quindi il giudizio dell’intelligenza è, nel migliore dei casi,soltanto metà della verità.
L’unico modo per apprezzare e onorare veramente chi ci ama e ci rispetta, consiste nel guardarsi intorno e osservare quanta cattiveria e invidia è insita in alcune persone.