Walter Chiari – Morte
Amici non piangete, è soltanto sonno arretrato.
Amici non piangete, è soltanto sonno arretrato.
E se gli angeli scelgono per la vita di uno la morte di un altro, si angosceranno non per le repliche a frotte, se e quando l’odio abbandonerà la loro mente, ma per quello perduto, il rimedio che splende troppo lontano alle spalle, vago e informe come dietro un mare d’acqua, in una strada su cui nessuna macchina del tempo potrà fare ritorno.
È la morte, è la vita: siamo noi, vampiri. È il sangue, nel sangue: la sua morte, la mia vita. La nostra dannazione.
Non so se con la morte gli occhi si chiudono per sempre o finalmente si aprono.
L’inutilità dell’orologio è palese. Quando sarà la tua ora lo saprai senza guardarlo.
Samira spalanca le braccia, afferra le mani degli angeli che la sostengono, si alza con loro verso il Nulla, il luogo dove inizia la fine. La fine di tutto e niente. La fine e l’inizio. Dove si trova Dio. Dove neppure Dio esiste più.
Uccidersi dentro è l’unico omicidio concesso perché silenzioso.