Wendell Phillips – Stati d’Animo
Ogni uomo alla fine incontra la sua Waterloo.
Ogni uomo alla fine incontra la sua Waterloo.
L’uomo vuole sempre sperare.Anche quando è convinto di essere disperato.
Non amo i gesti plateali e grandiosi, amo le persone che in silenzio e in punta di piedi ti conquistano il cuore con semplici e concreti fatti, semplici ma sinceri!
In alcune pause di riflessione a volte capita che mi chieda il perché. Perché quando ti lasciano, sapendo quanto tu le ami, con un dolore già di suo lancinante, alcune persone sembra si divertano a infierire, ad accrescere in te la sofferenza fregandosene del fatto che tu abbia dei sentimenti e un cuore a pezzi, pensando solo a se stessi e gettandoti nel pattume con tranquillità inaudita? Quando la rivivo è una sensazione che fa dannatamente male come appena successa. Vorrei dimenticare, e capita che a tratti l’impressione mi sfiori, ma la ferita è sempre aperta e nonostante il tempo passi è lì e sanguina continuamente senza tregua.
Troppe sono le parole che riempiono la bocca di “amore”, chissà perché, quando c’è da dimostrarlo, alcuni restano muti.
Si, io sono ribelle! E se una persona non mi piace, lo sento a pelle.
Nuvole… Esisto senza che io lo sappia e morirò senza che io lo voglia. Sono l’intervallo tra ciò che sono e ciò che non sono, fra quanto sogno di essere e quanto la mia vita mi ha fatto essere, la media astratta e carnale fra cose che non sono niente, più il niente di me stesso. Nuvole… Che inquietudine se sento, che disagio se penso, che inutilità se voglio!