Wilhelm Muhs – Morte
In questa vita nulla è gratis; perfino la morte bisogna pagarla con la vita.
In questa vita nulla è gratis; perfino la morte bisogna pagarla con la vita.
La morte: è una semplificazione relativa, un mezzo necessario a tratti. La vita di oggi è avanzata ma anche complicata, e si sente, necessaria una semplificazione. Se ogni situazione particolare è irripetibile, e dopo un cambiamento lo stato originario non è semplicemente annichilito, allora la tendenza spontanea della vita è l’evoluzione. Quando viene distrutto qualcosa, in genere si presuppone un migliore utilizzo dello spazio liberato, per questo lo stato originario risulta poi migliorato.
Anche le cose certe hanno un dubbio, è certo che si muore ma non si sa quando.
Dopo la tua morte: i codardi inizieranno a parlare e gli ipocriti a piagnucolare!
Senza la possibilità del suicidio, avrei potuto uccidermi molto tempo fa.
Hai notato che solo la morte ci ridesta i sentimenti? Ma lo sai perché siamo sempre più giusti e generosi con i morti? È semplice. Verso di loro non ci sono obblighi. Se un obbligo ci fosse, sarebbe quello della memoria, e noi abbiamo la memoria corta.
Bisogna dire che Tolstoj arrivò a 82 anni e Dostoevskij a 59. 23 anni sono un periodo molto lungo. Tolstoj sarebbe Tolstoj se fosse morto già nel 1887? L’ingiustizia dell’età è assolutamente insuperabile.