William Shakespeare – Destino
C’era una stella che danzava e sotto quella sono nata.
C’era una stella che danzava e sotto quella sono nata.
La sua voce era gelida come Castle Lake in novembre. Ricordalo. Non ti conviene prendere per il culo me, perché se cerchi di prendere per il culo me… Thad si destò di soprassalto con il volto umido e anche il cuscino bagnato, il cuscino che si stringeva convulsamente contro la faccia. Poteva essere sudore o potevano essere lacrime di pianto. “… La stai mettendo nel culo al migliore”.
È probabile che l’improbabile accada.
Ama tutti, credi a pochi e non far del male a nessuno.
Ho atteso a lungo e ho chiesto alla Luna di mostrarmi il suo volto, ma lei, delicata e timorosa, si nasconde dietro nuvole e silenzio e a me non resta altro che lasciarmi catturare da questa notte che continua a rincorrermi con il suo profondo sonno… ma invece di abbandonarmi ai sogni, dalle mani cominciano a scivolare parole superbe e mentre scrivo di notti mai vissute, mi sorprendo ad ascoltare, immobile, il fragore di un tuono e mi ritrovo negli occhi, l’immagine fugace di un lampo che squarcia il cielo a metà…
Perché il destino si accanisce su di me, solo questo, le stelle più belle si trovano molto lontano, impossibile raggiungerle.
I pianeti ruotano e procedono nel loro moto anche senza il nostro superfluo benestare.