William Shakespeare – Paura & Coraggio
Gli indugi hanno fini pericolose.
Gli indugi hanno fini pericolose.
La mia ragazza non ha colpe, eppure talvolta io gliene attribuisco. Non accetto che lei abbia avuto un passato, una vita, dei trascorsi, magari anche felici, prima di conoscermi… Ma poi penso, e se lo facesse anche lei a me, se mi giudicasse per quello che ho fatto e provato quando lei nemmeno mi conosceva… Questo pensiero mi salva dalle mie paranoie, perché si sa, la paura è un forte deterrente.
La scelta finale, relativa a qualsiasi momento in cui ci si ferma a pensare, per quanto chiunque ci stia attorno provi ad influenzarla, è nostra, e così sono di nostra responsabilità tutte le conseguenze che ne derivano”
La paura si nasconde in tutto ciò che non conosciamo. Ci attende in ogni angolo oscuro della vita. Ci confonde, ci spaventa, ci frena in ciò che è la nostra libertà di scelta. Vivere dietro questo mostro è un continuo lottare per affermare il proprio io.
I giovani avevano poco coraggio, si guardavano tra di loro, come pecore che seguivano il proprio pastore, un Dio da qui pendevano le loro labbra e quando un fulmine cascava nella loro terra, correvano impauriti, verso il nulla più totale. Al ritornar del sole, ognuno era solo, lontano da gli altri, ognuno ora era una pecora vuota senza anima, che sarebbe morta di fame tra le terre aride.
E se mi sono perso è perché, ho avuto il coraggio di scegliere le strade più difficili.
Che è mai l’uomo? il coraggio fu sempre dominatore dell’universo perché tutto è debolezza e paura.