William Shakespeare – Sogno
Potrei essere rinchiuso in un guscio di noce e considerarmi un monarca d’infiniti spazi, se non facessi brutti sogni.
Potrei essere rinchiuso in un guscio di noce e considerarmi un monarca d’infiniti spazi, se non facessi brutti sogni.
Galleggiano fiori nel cielo, vedo montagne sui tetti… i sogni non hanno confini! Credo nei sogni dei bambini, in quelli che si accarezzano con le dita…
Il sogno è figlio di un amore, di quell’amore folle tra passione e coraggio.
Immagina che io sia vicino a te e che ti stia rimpiendo di baci e di coccole… Poi all’improvviso apri gli occhi… stavi sognando… allora continua a dormire… buonanotte.
Un individuo senza sogni è come un corpo senz’anima.
Ho sognato, mi fu regalato un sogno, dentro di lui io ho smesso d’essere per divenire.
I sogni incominciano a morire di troppa realtà quando incominciamo a chiudere gli occhi e riusciamo a vedere solo il buio.