Woody Allen – Morte
Non voglio raggiungere l’immortalità con il mio lavoro. Voglio arrivarci non morendo.
Non voglio raggiungere l’immortalità con il mio lavoro. Voglio arrivarci non morendo.
Alcune volte, la morte arriva su inconscia chiamata, indossando le vesti del nostro passato ed accompagnandoci in un futuro illusorio simile ad un limbo di un cieco immemore che compone un puzzle di pezzi consumati e tutti uguali, nell’attesa inconsapevole di un eterna notte di riposo giunta molto tempo prima.
È più facile sopportare la morte senza pensarvi, che il pensiero della morte senza che vi sia pericolo.
I morti pesano non tanto per l’assenza, quanto per ciò che -tra loro e noi- non è stato detto.
Quando la morte l’hai vista in faccia, la vita assume un significato diverso.
La morte, il più atroce dunque di tutti i mali, non esiste per noi. Quando noi viviamo la morte non c’è, quando c’è lei non ci siamo noi. Non è nulla né per i vivi né per i morti… (Lettera sulla felicità)
I cattivi hanno sicuramente capito qualcosa che i buoni ignorano!