Yukio Mishima – Felicità
Quando pensiamo all’altrui felicità, affidiamo agli altri, e sogniamo a nostra insaputa, una nuova forma di realizzazione dei nostri desideri e ciò può renderci più egoisti di quando pensiamo alla nostra felicità personale.
Quando pensiamo all’altrui felicità, affidiamo agli altri, e sogniamo a nostra insaputa, una nuova forma di realizzazione dei nostri desideri e ciò può renderci più egoisti di quando pensiamo alla nostra felicità personale.
Era un uomo contento, felice no, o meglio la sua felicità era fatta di parentesi che si aprivano quando la vedeva uscire dal portone di casa sua e si chiudevano quando, dallo stesso portone, lo salutava per la buonanotte.
E se devono essere, al momento, solo “pure” emozioni, scritte e lette, ben vengano. Chiunque ne ha bisogno, la realtà il più delle volte non guarda in faccia a nessuno e, purtroppo, spesso, risulta sgradevole. Quindi un evviva a queste piacevoli sensazioni, che per quanto leggere, come un battito d’ali di libellula, possono regalarti, attimi di sorrisi a cuore leggero, e un domani fare ricordare a qualcuno che tu sei stato un piccolo raggio di sole.
La serenità è ascoltare tra piante e cespugli la voce del vento e sentirsi parte dell’universo.
La felicità è godersi ogni attimo accanto alle persone che ami!
L’amore lontano certe volte può funzionare, dipende tutto delle emozioni che si provano quando si è lontani, ma ciononostante ci si sente tanto vicino.
La felicità consiste nell’illusione.