Yukio Mishima – Stati d’Animo
Le emozioni non hanno simpatia per l’ordine fisso.
Le emozioni non hanno simpatia per l’ordine fisso.
Odio i rapporti di convenienza. La convenienza non la trovi né nei legami né nelle persone; al massimo al supermercato.
Però non è giusto. Così proprio non va. Mi sento come Eva. Si, Eva. Non Adamo. Eva, una fottutissima Eva. Una fottutissima Eva nana. Una nana. E non solo non posso raggiungere il frutto proibito ma non posso neanche toccare nessuna di quelle altre merdose mele. Non una fottutissima mela. E Adamo sta lì che se ne frega. Dorme. No, è morto. Non proprio, ma è come se lo fosse. E se né frega delle mele. Non sente i morsi della fame. Morto. Ho fame Cristo. Ho fame. Continuando così morirò anch’io prima o poi. Che schifo. Non ci arrivo da solo. Sono troppo alte. Che schifo. Che schifo di paradiso. Non lo voglio questo paradiso del cazzo. Fanculo. Non è giusto. Niente lo è. Per favore, che qualcuno mi prenda per mano e mi conduca all’inferno. O come lo chiamate voi… vita.
A chi non è sordo mezzo silenzio basta.
La speranza è un flebile lamento di un’anima dispersa in un mare di oscurità.
Sono pronto a tutto, ma non ero pronto a tutto questo.
Aspettando sto cazzo di treno che non passa mai, mi sono chiesto: non è che ho sbagliato stazione?