Angela Cicolari – Destino
Troppo spesso si guarda fuori, altre vite ad eccezione della propria, e ci si dimentica così della cosa più importante, la propria coscienza.
Troppo spesso si guarda fuori, altre vite ad eccezione della propria, e ci si dimentica così della cosa più importante, la propria coscienza.
In sogno ho rivisto il mio destino: “La tua anima allacciata alla mia incamminarsi in un viaggio senza ritorno”
Il destino di una persona salita tanto in alto è precipitare.
Se me frulla un pensiero che me scoccia me fermo a beve e chiedo aiuto ar vino: poi me la canto e seguito er cammino cor destino in saccoccia.
Credo che uno degli errori madornali di Gesù Cristo, sia quello di credere che le parole, le opere, modifichino la realtà (si avvera quello che è scritto). I falò dei libri, bruciati anche per questa convinzione considerandoli vanità, non cambiano le idee. O scriverne di altri secondo i propri desideri e non secondo la verità (che comunque hanno diritto di esprimersi) non cambia quello che è e non lo modificano. Vedere cause ed effetti è una qualità che non si acquisisce divorando lo spirito, l’energia di chi si uccide, anzi si nega in questo modo, crollando sotto il peso insostenibile dell’ingordigia. È qualcosa di innato e onesto che vive da se stesso, non secondo le qualità altrui messe come maschere. Desiderare che sia il contrario, nemmeno la parola creatrice lo potrebbe mai rendere reale, senza estinguere persino se stessa.
L’umanità è di fronte tutti i giorni al destino quanto esso è di fronte all’umanità: l’umanità si pone sempre il quesito in merito a ciò che gli riserverà il destino, mentre la domanda più ovvia dovrebbe porsela il destino chiedendosi cosa gli riserverà l’umanità.
Inutile chiamare “errore” quello che in pratica è il ricettacolo dell’odio e della parzialità da prima degli inizi del tempo.