Alessandro Ammendola – Felicità
Da piccoli eravamo tutti felici, forse perché non avevamo un passato di cui vergognarci o un futuro di cui preoccuparci.
Da piccoli eravamo tutti felici, forse perché non avevamo un passato di cui vergognarci o un futuro di cui preoccuparci.
La felicità la cerchiamo ovunque, ma è in un unico posto; addormentata nel profondo del nostro cuore. Sta a noi decidere se svegliarla o no.
All’improvviso hai bussato alla porta dei miei pensieri e quell’attimo m’ha sorpreso… l’ho inseguito, l’ho raggiunto, l’ho catturato e l’ho osservato adagiarsi su un cuscino di interminabile emozione.
La felicità basta un attimo per raggiungerla e un attimo per distruggerla…
A volte le cose più insignificanti, o magari quelle che diamo per scontate, sono quelle che desidera il nostro cuore. Una stretta di mano, un abbraccio, un semplice ciao, una telefonata, un sorriso: piccoli gesti che fanno la differenza.
La felicità è fare l’amore a ore strane oppure normali, purché con te. La felicità è crescere insieme, litigare a chi ha la testa più dura e poi, pieni di bernoccoli, salire un altro gradino del nostro amore. La felicità è un appuntamento al bar a cui io arrivo in ritardo. Un problema che ti assilla e lo risolviamo insieme. Un braccialetto che io ti regalo, una camicia che tu mi lavi. Scusami ancora per questa vagonata di pensieri idioti. Ti volevo soltanto dire che non mi manca una donna. Mi manchi tu. Che sei anche una donna, e che donna! Ma sei qualcosa di più: l’altra metà di me.
Inutilmente cercheremo la felicità lontano e vicino, se non la coltiviamo dentro di noi stessi.