Angela Randisi – Figli e bambini
Nel mondo segreto dei bambini gli adulti devono conoscere le loro favole per poter parlare con il loro stesso linguaggio.
Nel mondo segreto dei bambini gli adulti devono conoscere le loro favole per poter parlare con il loro stesso linguaggio.
“Mamma scusami se sono sporco” “Non ti chiedo niente ma tu promettimi” “Sssh!” “Promettimi che questa è l’ultima volta che vai a fare non so cosa di notte.”
Mentre la neve imbianca l’anima, il cuore si innamora di nuovi orizzonti.
Il padre e il professore erano tutt’e due scontenti di Sereza, e infatti il ragazzo studiava male. Ma non si poteva dire che fosse poco intelligente. Al contrario, era più intelligente di tutti quei ragazzi che il professore gli portava ad esempio. Ma non poteva imparare quel che gl’insegnavano perché nella sua anima c’erano bisogni differenti da quelli che supponevano i suoi maestri. Aveva nove anni, era ancora un bambino, ma conosceva la sua anima e la proteggeva come la palpebra protegge l’occhio, e non vi lascia entrare nessuno che non avesse la chiave dell’amore. I maestri si lamentavano che non volesse studiare, ma la sua anima era assetata di sapere. E imparava da Kapitonyc, dalla bambinaia, da Nadenka, da Vasilij, e non dai maestri.
Avrei voluto vederti realizzare ogni sogno. Vederti sorridere mille volte di più. Avrei voluto dedicarti più tempo e stringerti più a lungo a me. Ti voglio bene.
Se vuoi essere innocente come un bambino, usa gli occhi per guardare e non andare oltre!
Io non lo amo perché è bello, ma perché è il mio bambino.