Honoré de Balzac – Figli e bambini
Le zie, le madri e le sorelle hanno una giurisprudenza particolare per i loro nipoti, i loro figli e i loro fratelli.
Le zie, le madri e le sorelle hanno una giurisprudenza particolare per i loro nipoti, i loro figli e i loro fratelli.
Ogni madre ha più di ogni altra persona al mondo l’innata facoltà di vedere oltre le apparenze. Attraverso il suo istinto, è in grado di leggere anche il più piccolo segno tracciato sulla pagina del nostro volto. Ogni madre, infatti, possiede la rara capacità di comprendere i più impercettibili moti del nostro cuore, nascosti dietro le fitte tende di un sorriso incerto o di una improvvisa lacrima, ed è l’unica che sollevando le grevi tende dell’illusorietà, riesce a spalancare il sipario della nostra anima dove danza la parte più vera di noi.
Mi rispecchio in te, riconosco frammenti di me nei tuoi occhi. Dolcezza infinita è specchiarsi nel volto di un figlio.
Da bambini ci spaventava il buio, da adulti, il mondo che ci circonda.
Anche io leggo decine di cose che non condivido, dentro di me mi faccio certo un’idea. Ma se a mio figlio dovessi dire, per ogni persona che non condivide le cose in cui credo fermamente: “vedi figlio mio, quello è un coglione. E tutti quelli che dicono così sono coglioni” mio figlio crescerà un gran pezzo di merda.
L’adolescenza è quell’età in cui i figli cercano di educare i genitori.
Le meno astute delle donne hanno un’infinità di trappole; la più sciocca trionfa grazie alla poca diffidenza che ispira.