Emilio Rega – Filosofia
Quel bisogno assurdo di socievolezza (credo quia absurdum est)
Quel bisogno assurdo di socievolezza (credo quia absurdum est)
Lei era una di quelle persone che non si sentono mai soddisfate. Di quelle persone che non hanno mai abbastanza. Quelle che vogliono sempre di più. Non dagli altri. Da se stessa.
Il pensiero fine a se stesso appartiene ai deboli.Non c’è soddisfazione che nell’atto.Dimostra qualcosa, e verrai accettato.Sorridi all’interno del tuo Io, e non avrai una sola possibilità.I Bambini e i Sognatori: gli esclusi, i commiserati.Dei della Filosofia, accoglieteci nelle vostre benevole braccia!E insieme, come vecchi amici, brinderemo alla nobile arte, facendoci beffe di una esistenza insensata e autodistruttiva.Quanto in basso sa cadere il genere umano!
La gelosia è la dimostrazione più lampante della nostra finitudine.
Lo stereotipo del concetto è la linea che separa l’allusione del conoscere da quella del sapere.
Qui l’errore è in ciò che non si è fatto, nella diffidenza che fece esitare.
Un qualsiasi uomo potrà costruire una qualsiasi forma di impero materiale, mentre un vero uomo saprà costruire un impero spirituale dentro di sé.