Mirko Badiale – Libri
C’era una volta lo scrittore. Oggi anche chi non sa scrivere ha imparato a farsi leggere.
C’era una volta lo scrittore. Oggi anche chi non sa scrivere ha imparato a farsi leggere.
Cos’è poi la nostalgia se non un differente modo di incontrarsi.
“Augustus, forse ti piacerebbe condividere le tue paure con il gruppo.””Le mie paure?””Si.””Ho paura dell’oblio” ha detto lui senza nemmeno un attimo di esitazione. “Ne ho paura come il proverbiale cieco aveva paura del buio.”
Scrivo d’impulso, non guardo all’impostazione ma al succo della frase o del pensiero, soprattutto se inserito tramite mobile. Al pc cerco anche di curare la forma ma, comunque, l’importante è quello che trasmetti. Si può scrivere con parole inusuali e non dire nulla, si può fare una marea di errori e riuscire a far piangere e toccare il cuore.
Morì, come dicono in Spagna, pieno d’illusioni. In vita sua non aveva avuto il tempo di perderne nessuna e nemmeno, alla fine, di completare un atto di dolore. Non aveva avuto nemmeno il tempo di amareggiarsi per il film della Garbo, che per una settimana deluse tutta Madrid.
La letteratura non deve limitarsi ad elogiare i potenti ed a consolare i perdenti.
La solitudine, oggi, è un cellulare che non squilla mai.