Fatima Mernissi – Libri
Devi imparare a gridare e protestare, proprio come hai imparato a camminare e parlare. Piangere davanti agli insulti è come chiederne ancora.
Devi imparare a gridare e protestare, proprio come hai imparato a camminare e parlare. Piangere davanti agli insulti è come chiederne ancora.
Il vero scrittore, prescinde dai legami della struttura per creare un’opera che trascenderà i limiti del tempo.
“Conosci quella storia nella Bibbia?” Domandò Jacob all’improvviso, senza staccare gli occhi da soffitto vuoto. “Quella del re e delle due donne che si contendono il bambino?””Certo. Re Salomone.””Esatto. Re Salomone”, ripetè. “Ed egli disse: – tagliate il bambino in due – … ma era soltanto per metterle alla prova. E vedere chi sarebbe stata disposta a rinunciare alla propria metà pur di salvarlo.””Sì, ricordo.”Tornò a guardarmi in faccia. “Non voglio più spezzarti a metà, Bella.”Capivo bene il senso delle sue parole. Stava dicendo di volersi arrendere perché mi amava con tutto sé stesso.
Tanto detesto la morte, le buie porte dell’Ade, quanto detesto un uomo che con le labbra dice una cosa e nel cuore ne cela un’altra.
Sono corsa a casa volando, leggera come un aquilone lanciato contro le nuvole. Saltellavo, sorridevo come un bimbo davanti a un giocattolo nuovo. Volevo cantare, gridare al mondo intero il suo nome, raccontare che poteva essere vero. E il resto del mondo diminuiva, rimpiccioliva a vista d’occhio, perdeva importanza. La terra con tutti i suoi problemi era troppo piccola per contenere la mia felicità!
Le piaceva il suo odore. Profumava di fresco, come l’aria aperta, come guidare di notte con i finestrini abbassati. Le piaceva il modo in cui si concentrava solo su di lei mentre l’ascoltava, quasi che non riuscisse a vedere o sentire nessun altro.
– La tua lingua taglia più che una spada.- È perché io non ho alcuna spada.