Giulio Ranzanici – Libri
Scrivere per me non è un hobby o uno svago o una passione. Per me scrivere è un urgenza improcastinabile. Se non proprio come il bisogno di mangiare, almeno come quello di cacare.
Scrivere per me non è un hobby o uno svago o una passione. Per me scrivere è un urgenza improcastinabile. Se non proprio come il bisogno di mangiare, almeno come quello di cacare.
Non c’è atto di libertà individuale più splendido che sedermi a inventare il mondo davanti ad una macchina da scrivere.
Com’è intelligente quello scrittore quando dice ciò che io ho pensato per tutta la vita.
È necessario comparare la vita ad uno slancio, perché nessun’altra immagine, tratta dal mondo fisico, vale a esprimerne con altrettanta approssimazione l’essenza. Tale è la mia vita interiore e tale è pure la vita in generale. Se, nel suo contatto con la materia, la vita è paragonabile a un impulso o a uno slancio, considerata in se stessa, essa è un’immensità di virtualità, un compenetrarsi reciproco di migliaia di tendenze: le quali, tuttavia, saranno “migliaia” solo quando verranno rese esteriori le une alle altre, ossia spazializzate. Allo stesso modo, di un sentimento poetico esprimentesi in strofe, in versi, in parole distinte, si può dire che esso conteneva in sé tale molteplicità di elementi particolari, e che tuttavia, chi l’ha prodotto è stata la materialità del linguaggio. Ma attraverso le parole, i versi, le strofe, circola l’ispirazione indivisibile che costituisce l’unità del poema.
Un tempo piangevo moltissimo ed ero piena di speranze. Oggi rido parecchio, un riso disilluso… Probabilmente mi innamorerò sempre di qualcuno che ama qualcun altro. Perché? Così… Ho un talento particolare per le situazioni impossibili. Tutti hanno talento per qualcosa.
La sola idea di essere condannato a uno schema prestabilito mi atterrisce.
Anche se quando ci manca l’amore non c’è veramente nulla che basti.