Patrizia Luzi – Morte
La vita è appesa a un filo. Quando si spezza si cade a terra e tutto finisce.
La vita è appesa a un filo. Quando si spezza si cade a terra e tutto finisce.
La vita e la morte, che strana parentela, non vanno d’accordo, ma viaggiano sempre tenendosi per mano.
Morirò con la penna tra le mani e quintali di sogni scritti, ma mai vissuti.
La morte è triste, ma fa parte della nostra vita, ed anche essa va vissuta…
Il tempo cambia il volto delle cose, ma i ricordi no!
L’uomo è un essere che fa rumore, cattiva musica e lascia abbaiare il cane. Solo qualche rara volta sta zitto, ma allora è morto.
Io riuscii a mentire a mio padre, non la mia mano. “Puoi farmi la barba?” – domandò mio padre. Andai in bagno, presi il rasoio e la schiuma, un asciugamano e tornai da lui, steso nel letto del reparto dei malati terminali. Gli spalmai un po’ di schiuma. La mano tremava, non riuscivo a fermarla. Mio padre prese il rasoio dalla mia mano e disse: “Guarda, si fa così.” Io avevo quarantasei anni e mio padre, il giorno dopo, era morto.