Antonio Belsito – Morte
Dove mi porti? “Chiedilo al coraggio”, esclamò la morte. Ma il coraggio non rispose e la morte tacque. Si guardarono. Fu la vita.
Dove mi porti? “Chiedilo al coraggio”, esclamò la morte. Ma il coraggio non rispose e la morte tacque. Si guardarono. Fu la vita.
“Non si è mai in ritardo per sussurrare il bene.”
Il poeta non muore, bensì rientra nel bozzolo per poi uscirne nelle nuove vesti delicate e leggere di una novella farfalla, libera di volare nell’immenso etere stellato dell’aldilà della fisicità.
Quando non si ha immaginazione, morire è poca cosa, quando se ne ha, morire è troppo.
Cominciai a contare le mie mosse dal momento in cui la morte mi sfidò a scacchi.
Allora vi voglio confermare il fatto che nella vita ogni persona diventa prima o poi un personaggio che si rimuove da solo. Si rimuore da solo. Si muore da soli. Nonostante tanti amici.
Per quanto mi riguarda la morte non esiste: se ci sono io non c’è la morte, se c’è la morte non ci sono io.