Antonio Belsito – Morte
Dove mi porti? “Chiedilo al coraggio”, esclamò la morte. Ma il coraggio non rispose e la morte tacque. Si guardarono. Fu la vita.
Dove mi porti? “Chiedilo al coraggio”, esclamò la morte. Ma il coraggio non rispose e la morte tacque. Si guardarono. Fu la vita.
Pochi si rendono conto che la loro morte coinciderà con la fine dell’universo.
La sorprendente semplicità della natura argina ogni terrena controversia: insegna a donare e a donarsi tra processi di fotosintesi clorofilliana, a guardarsi e riconoscersi in distese d’acqua e di cielo, a esser coraggiosi nell’affrontare un fiume in piena, ad aver paura del buio della notte o ad abbracciare la luce del giorno, mentre si distendono i tessuti del cuore e si fluisce tra le emozioni. S’impara ad aver rispetto.
Ora tu mi guardi come se fossi un assassino ma quello che sta morendo sono io.
Perché dicono: prima o poi si deve morire? Quel si deve a me non piace! Perché io alla vita ci sono affezionato.
Respirare un incomprensibile silenzio, è morire lentamente.
Un morto singolo è una tragedia, un milione di morti sono una statistica.