Gabriella Stigliano – Morte
La vita può essere spezzata non solo dalla morte terrena, ma anche da una morte spirituale.
La vita può essere spezzata non solo dalla morte terrena, ma anche da una morte spirituale.
Mia Rosa, Pupilla dei miei occhi non ho paura di morire, ma morire mi secca… è una questione d’amor proprio.
Qualsiasi cosa sua le provocava il pianto: il pigiama sotto il guanciale, le pantofole che le erano sempre sembrate da infermo, il ricordo della sua immagine che si spogliava in fondo allo specchio mentre lei si pettinava per coricarsi, l’odore della sua pelle che avrebbe persistito sulla sua a lungo dopo la morte. Si fermava a metà di qualsiasi cosa stesse facendo e si dava un colpo con la mano sulla fronte, perché all’improvviso ricordava qualcosa che aveva dimenticato di dirgli. Le venivano in mente di continuo le tante domande quotidiane a cui solo lui avrebbe potuto rispondere. Una volta lui le aveva detto una cosa che lei non riusciva a concepire: gli amputati sentono dolori, crampi, solletico, alla gamba che non hanno più. Così si sentiva lei senza di lui, sentendolo dove non c’era più.
Tremori, brividi, scoppi di battiti, sorrisi e lacrime. Questi i sintomi di pure emozioni, se li avverti hai la conferma di essere vivo.
Persino la morte si era innamorata di te, per questo ti ha portato via.
Noi tutti siamo rassegnati alla morte: è alla vita che non siamo rassegnati.
Si muore nello stesso modo in cui si è vissuti: soli!