Sofia Sanvido – Morte
Non importa come morirai, quello che conta è ciò che hai fatto l’attimo prima del tuo ultimo respiro.
Non importa come morirai, quello che conta è ciò che hai fatto l’attimo prima del tuo ultimo respiro.
La morte non è la fine, ma solo un nuovo principio più triste per chi ha perso qualcuno, più felice per chi ha lasciato questo mondo.
Vergogna. Ma che cosa si cela nei cuori così pieni di odio e cattiveria di costoro? Era un tenero germoglio che si apprestava a diventare un albero imponente. Era un battito forte che scandiva il tempo con il sorriso sincero, forte della gioventù. Era un’anima nobile che teneva una sana vita: la sua! Non aveva atteggiamenti dannosi, non apparteneva alla violenza, desiderava forse essere amato e accettato, lui era un bambino tranquillo che aveva i suoi timori, le sue paure, le sue fragilità, problemi che si hanno a quell’età, aveva il diritto e il dovere di crearsi una propria vita, qualsiasi immagine rappresentava era sua scelta, ma qualche branco di pecore arrabbiate con loro stessi l’ha preso di mira colpendolo forte nel suo orgoglio, ferita che per lui è stata mortale. Oggi è un corpo senza battito, un’anima ferita, un germoglio maltrattato che è stato sradicato dalla sua terra, allontanato dall’Amore dei suoi cari, il suo gesto sconvolge ogni regola, assurda irragionevole, non rimarrà impunito. Nessuna legge condanna quando la vita stessa e questo peccato non sarà lasciato impunito. Se dentro vi canta un grande amore per la vita non sopprimetelo dateci un cielo azzurro dove lui possa volare.
Dovrebbe esistere una legge universale che impedisca di morire in primavera.
Il mondo intero non è che una vasta prigione nella quale ogni giorno qualcuno viene estratto a sorte per essere giustiziato.
Cari fratelli dell’altra sponda cantammo in coro giù sulla terra questo ricordo non vi consoli, quando si muore si muore soli.
La morte pareggia tutto.