Roberto Giusti – Morte
Nella vita c’è la morte… Oltre la morte c’è ancora la vita.
Nella vita c’è la morte… Oltre la morte c’è ancora la vita.
Dando sempre tutto per scontato che le cose finiscono e prima o poi, prendi visione della situazione e accorgendoti degli errori commessi, inizi a pensare come sarebbe andata se… e dietro a tutti quei “se” nascono nella nostra anima infiniti tormenti dai quali non puoi sfuggire, rinchiuso come in una prigione a scontare la tua condanna. E li poi senti, senti distintamente il tuo cuore pieno d’amore spezzarsi, tramutando ciò che di più al mondo amavi in malinconica e solitaria agonia.
Lupo, libera il mio spirito. Aquila, portalo sinuosa sulla luna.
La dannazione ci è amica, come l’oscurità che ci circonda.
Perché dicono: prima o poi si deve morire? Quel si deve a me non piace! Perché io alla vita ci sono affezionato.
E se gli angeli scelgono per la vita di uno la morte di un altro, si angosceranno non per le repliche a frotte, se e quando l’odio abbandonerà la loro mente, ma per quello perduto, il rimedio che splende troppo lontano alle spalle, vago e informe come dietro un mare d’acqua, in una strada su cui nessuna macchina del tempo potrà fare ritorno.
La vita va vissuta, non subita!