Rocco Fierro – Morte
Per la mia codardia prego Dio di farmi lasciare questo mondo prima di tutti i miei cari…
Per la mia codardia prego Dio di farmi lasciare questo mondo prima di tutti i miei cari…
Ecco la morte come ci inganna. Ci aggredisce con le cose che temiamo o ci ammalia con le cose che amiamo.
Ho smesso di guardarti senza vederti,di illudere il mio cuorecon il tuo falso amore.Ho smesso di piangere per il dolorecon il quale, tu, ricambiavi il mio grande amore.Ho smesso di credere alle tue fantasieche non erano altro che puerili bugie.Ricomincerò a vivere, dopo di te, un’altra vitaconsapevole che, all’inizio, sarà solo in salita.Perché l’amore che provo tutt’ora per tesarà difficile cancellarlo, così, come tu hai fatto con me…
L’amore è un generatore di vita.
Bisognerebbe imparare ad onorare le persone meritevoli quando sono in vita, e non svegliarsi un giorno qualsiasi e iniziare ad osannarle solo perché il corso della loro vita è cessato.
Cosa c’è di più comune e di meno comune della morte. Muoiono tutti, ma ogni volta che muore qualcuno che conosci è come se fosse capodanno. Un capodanno alla rovescia. Un capodanno in cui ricacciare lo spumante nella bottiglia e forzargli dentro un tappo perché, se non la vita almeno la morte, abbia un senso.
La morte distrugge un uomo: l’idea della morte lo salva.