Giuseppe Catalfamo – Morte
Il massimo da fare per esser immortali è creare la condizione che per una cinquantina d’anni dopo la dipartita amici e familiari parlino bene di noi, ancor più che lo pensino.Dopo francamente che ce frega.
Il massimo da fare per esser immortali è creare la condizione che per una cinquantina d’anni dopo la dipartita amici e familiari parlino bene di noi, ancor più che lo pensino.Dopo francamente che ce frega.
Se in questa vita dovessimo preoccuparci soltanto della nostra sicurezza sarebbe meglio non nascere nemmeno.
Sciorinare ammiccanti parole è come comporre musica.”Strimpelli” una notte intera e nel mezzo c’è una…
Prima o poi, pagliuzze secche e prosciugate che il vento dell’aldilà spazzerà via, oltre il mare, oltre il cielo, oltre gli sguardi delle persone amate, oltre l’amore ricevuto, oltre quello donato. Oltre.
Nonostante la partecipazione affettiva, all’appuntamento con la morte si arriva sempre soli.
Alcuni popoli quando muore qualcuno usano piangere, altri ridere, bene, i primi dovrebbero scomparire.
Fossi giudice sarei clemente con chi spaccasse Centovetrine,anzi, gli comprerei nuove fionde.Esagererei in clemenza, anzi, darei medaglia d’oro al valore,a chi uccidesse un Fratello Grande.