William Shakespeare – Morte
Chi muore paga tutti i debiti.
Chi muore paga tutti i debiti.
Finché possiamo dire: “quest’è il peggio”, vuol dir che il peggio ancora può venire.
Molti dicono che Dio non esiste, solo perché egli non evita certi casi della morte, ma se fosse veramente così, non saremmo esistiti noi. La morte fa parte della vita: si sa dove si nasce ma non si sa dove si muore purtroppo. Ecco perché nella vita esiste il mistero!
Qualsiasi cosa sua le provocava il pianto: il pigiama sotto il guanciale, le pantofole che le erano sempre sembrate da infermo, il ricordo della sua immagine che si spogliava in fondo allo specchio mentre lei si pettinava per coricarsi, l’odore della sua pelle che avrebbe persistito sulla sua a lungo dopo la morte. Si fermava a metà di qualsiasi cosa stesse facendo e si dava un colpo con la mano sulla fronte, perché all’improvviso ricordava qualcosa che aveva dimenticato di dirgli. Le venivano in mente di continuo le tante domande quotidiane a cui solo lui avrebbe potuto rispondere. Una volta lui le aveva detto una cosa che lei non riusciva a concepire: gli amputati sentono dolori, crampi, solletico, alla gamba che non hanno più. Così si sentiva lei senza di lui, sentendolo dove non c’era più.
Dei mali della vita ci si consola con la morte, e della morte con i mali della vita. Una gradevole situazione.
Dio vi ha dato un viso e voi ve ne create un altro.
Vado pazza della sua stessa assenza.