Magic The Gathering – Morte
Il tocco della morte non è mai dolce…
Il tocco della morte non è mai dolce…
Chi sa morire, non ha più padrone.
E perché non la morte, piuttosto che una vivente tortura?Morire è come esser messi al bando di se medesimi. Silvia è un altro me: bandirmi da lei è esiliar me da me stesso: mortale esilio! Qual luce è luce, se non per veder Silvia? Qual gioia è gioia, se Silvia non mi è vicina? O se non altro poter pensare che mi è vicina, e godere almeno il riflesso della perfezione? Se una notte Silvia non mi è vicina, non ha armonia il canto del rosignolo; se un giorno non contemplo Silvia, quel giorno non esiste per me. Ella è l’essenza stessa di me ed io non sono, se quel suo dolce influsso non mi riscalda, non m’illumina, non mi carezza, non mi alimenta. Col sottrarmi alla condanna mortale non eviterei di morire: se mi attardo qui non vado incontro che alla morte, ma se fuggo di qui fuggo lontano dalla vita.
Morire per una fazione è un male comune, ma essere impiccati per un’assurdità è il demonio.
Non mi spaventa la morte, mi spaventa sapere che ci possa essere qualcuno che soffrirà per la mia scomparsa.
Quelli che ci hanno lasciato non sono assenti, sono invisibili, tengono i loro occhi pieni di gloria fissi nei nostri pieni di lacrime.
Non uno dei tuoi antenati è morto giovane. Si sono tutti accoppiati almeno una volta.