Marcello Marchesi – Morte
L’importante è che la morte ci colga vivi.
L’importante è che la morte ci colga vivi.
Per la mia codardia prego Dio di farmi lasciare questo mondo prima di tutti i miei cari…
Non è la morte in sé a fare timore bensì l’antecedente di essa.
La morte ci separa dalle persone terrene, ma c’unisce a quelle nei cieli.
Com’è brutto, guardar la persona che ami piangere, e non poter far nulla. Perché ci son situazione dove sei inerme. E la sola colpa è la disgrazia. Chiamalo destino, chiamalo percorso di vita, ma è terribile la morte.
Padre mio mi hai amato. Coccolata, educata, viziata… padre mio mi hai dato il mondo, la vita, hai tirato fuori il meglio di me… padre mio neanche la morte mi a separato da te. Perché tu sei e sarai sempre dentro l’anima mia.
“Allora ascolta”, disse poi, cercando di placare il battito del cuore premendosi le mani sul seno. “Lo scuotitore della Terra ha sconfitto Apollo e sconfiggerà la città. Sentiremo la furia dell’Enosigeo più di quanto sia mai avvenuto. Non si salverà un muro, una casa, una porta, neppure la reggia”.