Ludwig Josef Johann Wittgenstein – Morte
Riposare sui propri allori è altrettanto pericoloso che riposare su una slavina. Ti appisoli, e muori nel sonno.
Riposare sui propri allori è altrettanto pericoloso che riposare su una slavina. Ti appisoli, e muori nel sonno.
Non posso far niente per farti sentir meglio. Questo è il guaio di perdere qualcuno che si ama. Non ci sono parole che possano rimpiazzarlo. Non ci sono lacrime che possano riempire l’enorme vuoto che senti dentro di te. Alcuni ti diranno che il tempo ti curerà, che con il passare dei giorni il dolore si attenuerà. Ma io non te lo dirò, perché non credo sia vero. Impariamo a convivere con il dolore, a tollerarlo in modo che ci permetta di continuare la nostra esistenza, ma nulla lo fa scomparire. E nessun altro riesce veramente a capire quel che provi. Per quanto ti voglia bene, sei sola con la tua tristezza.
Uno dei modi con cui facciamo i conti con la morte è attraverso l’immaginazione.
Morto io, morto il mondo.
La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.Per leggerla comunque clicca qui.
Prima di morire bisogna aver vissuto!
Quando muori scomparirai nell’assenza di forma – il fiume si dissolve nell’oceano, diviene infinito.Se ti aggrappi alla vita, la morte sembra essere una morte. Ma se non ti aggrappi,la morte sembra una liberazione, un’estasi profonda, la gioia infinita…